Prof. M. Maggi
Walter Benjamin e Dante
13 Aprile 2018
«Come Dante, nel tempo dell’esilio, ha saputo riconoscersi in Cacciaguida, così Walter Benjamin, nel momento dell’estremo pericolo, ha saputo riconoscersi in un verso di Dante»
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Il prof. Marco Maggi ha offerto al pubblico una lectio magistralis sulla ricezione dantesca nell’opera di Benjamin. Lo spunto dell’incontro, la presentazione del suo ultimo libro (Walter Benjamin e Dante. Una costellazione nello spazio delle immagini, Donzelli 2017) ha in realtà permesso di andare più a fondo nell’eredità che Dante ha lasciato a tutto il Novecento. Muovendo dalle Tesi sul concetto di storia del filosofo tedesco, ci si è interrogati sulle memorie dantesche sempre implicite che egli dovette celare nelle sue pagine, uno spunto di riflessione sinora ancora poco studiato. Non si è mancato di esaminare rapporti che dovettero sussistere con i lavori di Auerbach, forse motore della riscoperta benjaminiana del sommo poeta. Si è discusso di Goethe, di Baudlaire, dell’eco dell’episodio di Paolo e Francesca nella letteratura novecentesca. Ancora, si è indagato l’apporto che la lettura di Dante può aver dato, in controluce, alle traduzioni dal tedesco al francese che Benjamin fece delle sue opere.
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La conferenza è stata organizzata in collaborazione con gli studenti della Scuola di Studi Superiori “Ferdinando Rossi” di Torino.