I Giornata di Studi Danteschi
La Lingua di Dante
18 Maggio 2017
La prima edizione delle Giornate di Studi Danteschi è stata consacrata allo studio della lingua di tutta l'opera dantesca, nonché della riflessione teorica dell'autore. L’intera giornata è stata dedicata ad incontri seminariali, espressamente rivolti a studenti, ricercatori, docenti, per indagare a fondo l’operetta giovanile.
Programma:
Saluti del Prof. Claudio Marazzini (Presidente dell’Accademia della Crusca)
Prof.ssa Giovanna Frosini (Università per Stranieri di Siena): "La lingua di Dante giovane"
L'intervento della professoressa Frosini verte sulla lingua della Vita Nova, analizzata in due mss.: il Chigiano L VII 305 e il codice Martelli. Il confronto linguistico tra i due codici fornisce un'ipotesi di datazione, in base alla quale il Chigiano risulta più arcaico, benché copiato circa 30-40 anni dopo il codice Martelli.
Prof.ssa Raffaella Scarpa (Università degli Studi di Torino): "La riflessione linguistica di Dante"
La professoressa Scarpa ripercorre la riflessione che Dante conduce sul volgare, attraverso il dialogo tra le sue due principali opere: De vulgari eloquentia e Convivio.
Dott. Angelo Eugenio Mecca (Università "Ca’ Foscari" di Venezia): "La lingua della Commedia tra presente e futuro nelle diverse edizioni"
Il dottor Mecca tratta la questione della lingua di Dante, in particolare all'interno della Commedia, dal punto di vista filologico, evidenziando l'importanza dell'aspetto linguistico nell'elaborazione di un'edizione critica.
Prof. Concetto Del Popolo (Università degli Studi di Torino): "Il latino di Dante"
Tramite l'analisi del De vulgari eloquentia e del De monarchia, l'intervento del professor Del Popolo analizza l'uso del latino di Dante tenendo a mente l'approfondita conoscenza di Dante del latino dei classici e delle Sacre Scritture, ma anche l'influenza del latino a lui contemporaneo.
Prof.ssa Marinella Pregliasco (Università degli Studi di Torino): "Cosa resta della lingua di Dante oggi?"
A conclusione della Giornata di Studi, la professoressa Pregliasco mette in luce l'influsso che Dante, nei secoli, ha avuto sulla lingua italiana e la massiccia presenza dantesca nell'odierno vocabolario; in particolare, l'attenzione si focalizza sulla presenza di Dante nella poesia del secondo '900.